ALLE ATTIVITÀ RICETTIVE EXTRA-ALBERGHIERE DEL TERRITORIO
Con la nota Prot. 33405 del 22.11.2024 il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno rende noto che in momento storico delicato a livello internazionale, caratterizzato da eventi che a vario modo impongono un elevato livello di allerta, emerge la necessità di attuare stringenti misure finalizzate a prevenire rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica in relazione all’eventuale alloggiamento di persone pericolose e/o legate ad organizzazioni criminali o terroristiche.
In particolare, si fa riferimento alle criticità connesse all’identificazione da remoto degli ospiti delle strutture ricettive mediante trasmissione informativa delle copie dei documenti e accesso negli alloggi con codice di apertura automatizzata, ovvero tramite installazione di key boxes all’ingresso. La gestione automatizzata del check-in e dell’ingresso nella struttura senza identificazione de visu degli ospiti non garantisce la verifica dell’identità degli ospiti, in quanto non si può escludere che, dopo l’invio dei documento in via informatica, la struttura possa essere occupata da soggetti le cui generalità restano ignote alla Questura competente.
Pertanto si conferma l’obbligo posto a carico dei gestori di strutture ricettive di ogni genere o tipologia di verificare l’identità degli ospiti mediante verifica de visu della corrispondenza tra persone alloggiate e documenti forniti, comunicandola alla Questura territorialmente competente secondo le modalità indicate dal Decreto del Ministero dell’Interno del 16 settembre 2021.
Tale obbligo è posto anche a carico di:
- cc.dd “Marina resort”, ovvero strutture organizzate per la sosta e il pernottamento di turisti all’interno di unità navali da diporto ormeggiate in uno specchio acqueo appositamente attrezzato in idonee strutture dedicate alla nautica;
- coloro che ipoteticamente procedono allo scambio di casa con persone, cittadine italiane o straniere, senza l’inserimento dei relativi dati nel portale Alloggiati web, non potendosi escludere che l’iscrizione alla piattaforma Home Exchange avvenga mediante l’inserimento di dati “di fantasia”, proprio al fine di aggirare le prescrizioni normative ed occupare un alloggio in modo ignoto alla Questura competente.