Alberto Della Ragione

Mecenate e collezionista d’arte, medaglia d’oro e medaglia d’argento del Presidente della Repubblica per i benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte, al quale è intitolato un museo a Firenze, nato a Piano di Sorrento il 25 febbraio del 1892 e morto a S. Margherita Ligure il 26 giugno 1973. Nel 1913 si laurea in ingegneria navale e nel 1914 insegna matematica presso l’Istituto Nautico di Livorno.
 
Negli anni venti copre importanti incarichi nell’industria cantieristica e dal 1927, lasciato l’insegnamento, esercita la libera professione vivendo prevalentemente a Genova ed incominciando ad interessarsi di arte dell’ottocento di Scuola napoletana di genere descrittivo naturalistico del tipo post-Posillipo e post-Portici. Forse più per sfida che per amore, frequentando una casa d’aste, acquista un primo quadro di arte moderna. Cede la sua collezione ottocentesca ed acquista, nel tempo, tra pitture e sculture, 47 Sironi, 52 De Pisis, 17 Carrà, 17 Morandi, 14 Campigli ed ancora De Chirico, Carrà, Manzù ed altri tra i quali si trovano alcuni capolavori degli anni Dieci e Venti; quando i migliori galleristi non rischiavano sugli artisti emergenti, Della Ragione, con splendido intuito, si buttò sui giovani senza paura, anzi col gusto del pioniere.
 
Dal 1940 al 1943 aiuta materialmente vari artisti (pittori e scultori) nei momenti di maggiore difficoltà economiche e personali; infatti, quanto nel 1941 Guttuso seppe che era meglio lasciare Roma per non avere problemi con la milizia fascista, si rifugiò a Quarto presso di lui. Sempre nel 1941, per iniziativa di Giuseppe Bottai, ministro della cultura di Mussolini, è proclamato “benemerito delle belle arti” e vince il primo premio alla “Mostra delle collezioni d’arte contemporanea” di Cortina D’Ampezzo, senza essere iscritto al Fascio. Della Ragione diventò egli stesso mercante d’arte rilevando la galleria milanese “Corrente”, nei guai con il regime fascista e ribattezzandola “Galleria della Spiga” nella quale convergevano nomi come Birilli, Sassu, Tassinari, Treccani, Fontana ed ancora Sereni, Vittoriani, del Bo, Gatto, Quasimodo, Lattuada: nacquero le Edizioni della Spiga.
 
Nel 1970 donò la sua collezione alla città di Firenze, che la doveva esporre a Palazzo Pitti e che, per problemi burocratici, la dirottò prima in un locale di Piazza della Signoria e poi in stimatissimi depositi, ultima sua amarezza. Poco dopo, nel 1973, il Della Ragione concluse ottantunenne la sua splendida ed inimitabile esistenza, iniziata a Piano all’angolo del “Beneficio” (C.so Italia angolo Via G. Maresca).
 
Nel sito Comune.firenze.it si comunica che la “Raccolta Alberto della Ragione” e “Collezioni del Novecento” esposte fino al 16 aprile 2005 nel complesso delle Oblate, è stata trasferita ed è visitabile al Forte Belvedere dal 13 maggio 2005.