Cap. Michele Maresca

Cap. Michele Maresca (1728-1803), figlio del cap. Pietro Antonio Maresca a cui Carlo di Borbone per servigi a lui resi concesse due volte privilegi nel 1734 e il 18 febbraio 1737, proveniente da una famiglia di esperti uomini di mare (un cugino, il cap. Francesco Maresca, fu tra i primi nel 1749 a svolgere, con il suo bastimento, viaggi commerciali con l’America del Nord raggiungendo la Carolina da Londra), dopo essere stato un considerevole capitano e armatore, in rapporti con importanti personaggi del regno tra i quali il marchese Bernardo Tanucci, già segretario di Stato di Carlo di Borbone e poi di suo figlio Ferdinando di Borbone, nell’ultima parte del XVIII secolo fu anche finanziere con cospicui conti sul più importante tra i banchi che operavano a Napoli: il Banco Giacomo e Vittoria. La sua riconosciuta competenza in ambito finanziario indusse il Conte Antonio Piatti, Ministro delle Finanze della Repubblica Partenopea del 1799, a nominarlo Tesoriere Generale del Banco Giacomo e Vittoria nel breve periodo repubblicano. Carica da cui fu destituito non appena ci fu nel giugno del 1799 la restaurazione borbonica. Nella veste di tesoriere gli fu affidata la gestione di un fondo di 90.000 ducati ed ebbe a sottoscrivere mandati di pagamento ai Ministri della Repubblica. Un mandato sottoscrisse anche in favore dell’eroina repubblicana Eleonora Fonseca Pimentel. Fu per anni, insieme ad altro rilevante uomo di mare, il cap. Alessio Cafiero, revisore dei conti della Insigne Real Collegiata di S. Michele.