Francesco Saverio Ciampa

Francesco Saverio Ciampa (1821 -1892) nacque nel Comune di Piano di Sorrento terziere di Sant’Agnello in una famiglia già benestante. Suo padre Francesco, negoziante considerevole dedito al commercio all’ingrosso di agrumi e, verosimilmente, come lasciano intuire acquisti di depositi alla marina di Cassano nei primi decenni dell’800, alla loro esportazione. Verosimilmente già ai primi dell’800 la famiglia Ciampa era già apprezzabilmente solida economicamente e ben introdotta nelle attività mercantili. Tuttavia sul futuro mercantile del giovane Francesco Saverio dov’è contare non poco il matrimonio che contrasse nel 1846 con Emilia Cacace figlia di capitan Antonio e sorella di Arcangelo entrambi noti capitani e armatori di Carotto. La famiglia Cacace era indiscutibilmente una delle più illustri e di più antico lignaggio di Pano di Sorrento. Un nucleo che, oltre a grandi marinai, annoverava personaggi di indubbio rilievo quali Carlo (1737), insigne medico napoletano, il senatore Tito (1800-1892), cugino di Emilia, noto avvocato, imprenditore e apprezzato uomo politico, e ancora capitani e armatori di successo, medici, notai e avvocati. Francesco Saverio ebbe a contrarre un matrimonio che oggi definiremmo importante che gli apriva le porte di quella ristretta cerchia di antiche famiglie borghesi di Piano di Sorrento gelose custodi delle loro tradizioni e del loro passato. Nuclei storici che, alla chiara vocazione marinara, univano propensione per l’esercizio delle professioni liberali. Fu un’unione felice allietata dalla nascita di numerosa prole. Di sicuro, l’incontro con i Cacace fu per il giovane Francesco Saverio evento determinante che oltre ad aprirgli i salotti buoni di Carotto gli spalancò le porte di quel mondo imprenditoriale marittimo del quale legittimamente aspirava di far parte. E nondimeno fu tutto suo il merito di aver saputo costruire una flotta che, in un arco temporale di oltre mezzo secolo, avrebbe impiegato centinaia di marinai, capitani e altre maestranze, facendo sentire la propria presenza su tutte le rotte commerciali mondiali più importanti. Giustificatamente in un opuscolo agiografico che la famiglia fece pubblicare in occasione della sua morte, avvenuta ad aprile del 1892 a proposito dell’incontro con i Cacace, vi si afferma che fu in quell’occasione che Francesco Saverio “volse lo sguardo al mare”. Egli seppe, però, spingere “quello sguardo al mare” molto lontano tanto da costruire e organizzare una flotta valutata nella seconda metà dell’Ottocento terza per importanza in Italia, con propri uffici di rappresentanza non solo nel paese, dove manteneva importanti filiali a Messina e Rodi Garganico, ma anche in Inghilterra e negli Stati Uniti. Il volumetto agiografico, pubblicato nel 1892 per celebrane la figura, annota telegrammi e comunicazioni di condoglianze pervenute da personaggi pubblici e privati piuttosto in vista. Spiccano quelli del Ministro della Marina Benedetto Brin, del Sottosegretario al Commercio Estero On. Giacomo De Martino, del Sen. Achille Basile Prefetto di Napoli, dell’ex deputato Mariano Ruggiero del Direttore Generale del Ministero della Marina Dott. Comandu ecc…., ma anche di dirigenti di altre società di navigazione e armatori , Giovanni Laganà Direttore Generale della flotta Florio-Rubattino, Antonio Vinci della società di navigazione La Peloritana, Ferdinando Petrelluzzi, il cav. Mariano Cacace ecc…, di capitani imbarcati, Enrico Cafiero sul brigantino Cavalier Ciampa all’ancora a Samarang nelle Indie Olandesi, Michele Cocurullo sul brigantino Salvatore Ciampa all’ancora a Cardiff, Vincenzo Maresca sul brigantino Francesco Ciampa all’ancora nel porto di Le Havre, Giuseppe Cafiero sul brigantino Emilia Ciampa all’ancora a Buonos Aires ecc…, di agenti della stessa società Ciampa e di operatori finanziari e commerciali italiani stranieri operanti principalmente a Genova o Trieste ma anche in America, in Inghilterra ed in Germania, Pierce Becker Ilardi, Steam Chips Agents inglesi, Ditta Frederick S. Robinson e C0 di New Jork, Ditta H. Clarkson & C. 20 Billitter di Londra, Signori Kaibel & Co di Londra, dai Signori Hirschberg & Bernard di Berlino, White & Son di Hull in Inghilterra, Thommasset & Co di Londra, Ship Brockers di Filadelfia ecc… La corrispondenza documenta quanto fosse ramificata la flotta di Francesco Saverio Ciampa in Italia anche in paesi dalle tradizioni marittime consolidate quali Inghilterra, Germania, Stati Uniti e così via.